Storia del Rotary Club Terni

Il Rotary Club di Terni nasce nel 1951 per iniziativa dell’industriale commendatore Attilio Dubbini e di altri 22 soci fondatori, che rappresentavano all’epoca l’élite culturale e professionale della città.

Sensibili all’idea di contribuire con il loro “Service” allo sviluppo economico e civile della città, il 25 febbraio 1951 i 23 soci fondatori si riuniscono alle 11,30 per la costituzione del Club ternano, presso il ristorante “Plaza” in piazza Tacito. L’avvenimento è ritenuto di grande significato per l’amministrazione cittadina e provinciale, che vi partecipa con il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e il Presidente della Deputazione Provinciale. Il 14 aprile del 1951 viene inviata al segretario del club ternano una lettera dalla sede dell’Ufficio ContinentaÌe Europeo del Rotary presso Zurigo, a firma di E.P. Achard: in essa si conferma l’ammissione del club di Terni al Rotary International. Il 1953 segna la prima successione alla presidenza del Rotary di Terni; il Presidente Pampana consegna idealmente il testimone al medico, Prof. Carlo Galassi, che avrebbe condotto l’associazione per il biennio successivo. È questo un periodo fecondo nello sviluppo della struttura organizzativa: viene infatti costituita l’Associazione per i figli dei rotariani (che sarebbe quindi divenuta l’attuale Rotaract). Il neonato Rotary Club muove così i suoi primi passi in un panorama cittadino in cui trovava largo spazio e terreno fecondo con rinnovata attenzione per l’economia, sia attraverso la promozione e la partecipazione a progetti relativi a nuove opere, legate all’imprenditorialità e ai mezzi per agevolarla, sia che nella ricerca di potenziali strumenti atti ad avviare uno studio approfondito dei meccanismi produttivi.

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Già negli anni precedenti l’attenzione dei rotariani ternani si era rivolta verso l’industria, quella pesante ma anche la chimica, un polo in fase emergente in Umbria.

Negli anni il Club di Terni ha rivolto la sua attenzione all’occupazione, allo sviluppo industriale, fonti insostituibili di benessere per la città e il suo sviluppo. Fu poi dato risalto anche a temi culturali, di informazione e di interesse generale, quali la realizzazione dell’Autostrada del Sole e la Terni-Civitavecchia, l’istituzione di una Facoltà tecnologica, vennero restaurati monumenti e opere d’arte. All’inizio degli anni Settanta il club ternano intuì, sull’onda delle indicazioni nazionali e internazionali, di aprirsi maggiormente all’esterno per proporsi con maggiore incisività all’opinione pubblica. Vennero organizzati convegni e dibattiti coinvolgendo illustri personaggi, tecnici, operatori economici, uomini politici e amministratori locali. Il club ha continuato a espandersi e alla fine degli anni ’70 contava già 62 soci.

Il susseguirsi degli eventi, da allora fino a oggi, ha sempre visto il Rotary di Terni in prima linea con una concreta e incisiva presenza e una propria prestigiosa opinione di pensiero sui maggiori temi legati alla vita della città.

Lusinghieri consensi sulle attività del club vengono oggi riportati anche dai mezzi di informazione.

Quella del Rotary di Terni è la storia di un’antica “famiglia” rotariana e di un lungo e lusinghiero cammino.

Rotariani veri, oggi come ieri, animati dalla stessa lealtà e dalla stessa amicizia.